Descrizione
Editore: Idelson-Gnocchi
Edizione: 4
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 12 febbraio 2021
Tipo: Libro universitario
Pagine: 292 p., ill. , Brossura
€ 27,00 € 25,65
Prefazione
Questa nuova edizione del Volume d Psicologia dello Sviluppo, la IV edizione, rispetto alle precedenti può essere definita più “semplice” e nello stesso più “completa”.
È più “semplice” nel senso che è sempre più centrata sulla descrizione dello sviluppo e cerca di non “perdersi” nell’analisi delle molteplici e complesse teorie di volta in volta formulate; teorie che divengono spesso un’area di scontro tra diverse fazioni e che finiscono per creare un disorientamento nel lettore.
La scelta effettuata nel presente lavoro, pertanto, risponde alla volontà di aiutare il lettore a “conoscere” lo sviluppo e a “vedere” come si realizza nel tempo.
Anche il sottotitolo di questa nuova edizione è in linea con questo orientamento: “Destinazione autonomia. Diario di bordo”. In effetti lo sviluppo del bambino si configura come un viaggio; un viaggio che inizia già in utero e che lo porta a raggiungere una condizione di autonomia propria dell’età adulta. Un viaggio lungo, ricco di esperienze piacevoli, ma non scevro da pericoli e minacce.
La presente edizione può essere anche definita per diversi aspetti più “completa”, in quanto accanto alla descrizione di come evolvono nel tempo le varie competenze funzionali prende in considerazione anche i possibili “incidenti di percorso”. Sono proprio tali “incidenti” che aiutano a comprendere la reale complessità dello sviluppo. Spesso il regolare susseguirsi di tappe che si ripete da secoli in tutti i bambini del mondo fa perdere di vista la complessità dei processi di maturazione, crescita e differenziazione delle trame neurobiologiche di fondo in costante interazione dinamica con l’ambiente: in questa prospettiva gli “incidenti di percorso” stanno lì a ricordacelo!
Gli Autori
Editore: Idelson-Gnocchi
Edizione: 4
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 12 febbraio 2021
Tipo: Libro universitario
Pagine: 292 p., ill. , Brossura
La terza edizione di questo trattato vede l’introduzione di un nuovo capitolo sulla Storia della Farmacologia, sui Farmaci Immunosoppressori nonché un aggiornamento sui nuovi sviluppi della terapia antivirale e dei farmaci ottenuti con tecniche biotecnologiche. Lo scopo principale degli autori del presente trattato è stato quello di correlare le conoscenze sempre più approfondite sull’azione molecolare dei farmaci con gli effetti farmacologici esercitati nell’uomo e che costituiscono i presupposti razionali della terapia medica. Uno spazio adeguato è stato inoltre riservato alla trattazione degli aspetti farmacocinetici nell’uomo, delle reazioni avverse e delle interazioni tra i farmaci, che rappresentano un aspetto in continuo divenire e che sono spesso alla base di eventi avversi clinicamente rilevanti.
https://www.idelsongnocchi.com/trattato-farmacologia-iii-ed/
Solo poche parole per presentare la quarta edizione di “Endocrinologia e Malattie del Metabolismo” che vede la luce a distanza di soli due anni dalla precedente, per fornire uno strumento sempre più al passo con i tempi. Tempi difficili, questi in cui stiamo vivendo; frutto del caso o meno, il libro è disponibile nella cosiddetta “Fase 2” della pandemia COVID-19, che influisce profondamente nel nostro essere medici, nella concezione stessa del rapporto medico-paziente. Al di là di quello che il futuro prossimo ci riserva, immaginale per alcuni ma non scritto per molti, l’aggregazione culturale che vi si respira mi rende particolarmente soddisfatto di questa edizione perché cade a circa 20 anni dalla prima, perché è la più recente dei libri di Endocrinologia che circolano in Italia, e perché coinvolge colleghi di 11 regioni italiane. Se il libro è uno strumento per diffondere la conoscenza dell’Endocrinologia tra gli studenti di medicina e tra gli specializzandi e i cultori della materia, allora il suo linguaggio deve essere chiaro ma non banale, esauriente ma non acritico, frutto di buona sintassi ma non ricercato, insomma invogliare a una lettura percepita non come obbligo scolastico ma arricchimento scientifico e culturale. La voglia e le capacità profuse dai molti colleghi, che ringrazio pubblicamente per la dedizione e la convinzione, hanno saputo coniugare l’ottimo con il buono, non dimenticando l’antico aforisma che spesso l’ottimo può essere nemico del buono. Al comitato editoriale va il mio più sentito ringraziamento per la meticolosa opera di omogeneizzazione dei vari capitoli, e per la certosina correzione delle bozze.
La struttura del testo
Il trattato è articolato in tre parti e trenta capitoli.
La prima parte Principi delle Cure Infermieristiche ripercorre i principi della disciplina infermieristica, il profilo, il percorso formativo della professione in Italia, le norme deontologiche e legislative che ne regolano l’esercizio. Coerentemente con il concetto di cura si sono ritenuti “fondanti” altri due capitoli: quello dedicato alla relazione nel processo assistenziale e ai modelli concettuali più attuali di salute e malattia.
La seconda parte Metodi delle Cure Infermieristiche approfondisce il processo assistenziale, i metodi dell’accertamento, l’esame obiettivo, la misurazione dei segni vitali, la metodologia educativa, i metodi e gli strumenti per un’assistenza basata sulle migliori evidenze, i criteri e i metodi per l’organizzazione delle attività assistenziali,
La terza parte Cure infermieristiche prende in esame le principali aree di bisogno della persona assistita: sicurezza, riposo, sonno e assistenza notturna, cura e igiene del corpo, esercizio fisico, mobilità, prevenzione e gestione delle lesioni cutanee, respirazione, alimentazione, bilancio idroelettrolitico, eliminazione intestinale e urinaria, processi cognitivi, alterazioni della temperatura corporea , gestione del dolore acuto e cronico, cure di fine vita.
Altri capitoli affrontano gli interventi infermieristici a supporto di trattamenti diagnostico-terapeutici quali l’assistenza chirurgica pre, intra e post-operatoria, la somministrazione sicura di farmaci, sangue ed emoderivati e le indagini di laboratorio.
Ogni capitolo è introdotto da un indice che presenta l’organizzazione gerarchica delle tematiche contenute. Si sviluppa con una descrizione sintetica degli elementi anatomo fisiologici essenziali per capire “il sistema”, fisiopatologici per motivare le sue principali alterazioni, la loro rilevanza, anche dal punto di vista epidemiologico, i fattori di rischio, come si manifesta e l’impatto sulla persona.
La gestione assistenziale delle principali alterazioni o problemi si propone una guida all’ accertamento mirato che si conclude con una tabella di sintesi del problema per aiutare il lettore a organizzare i dati raccolti con un giudizio clinico-diagnostico, coerentemente con la scelta, precedentemente descritta, di facilitare i processi di ragionamento e collegamento anziché di etichettatura.
Gli interventi di cure infermieristiche sono proposti a partire dalla prevenzione, per poi passare alla soluzione, riabilitazione e monitoraggio, adattando questa sequenza allo specifico problema. esempio Tuttavia non si parla di interventi di prevenzione dove non è realistico adottarli. Nella descrizione degli interventi si è avuta un’attenzione costante a dichiarare le azioni di cura rivolte sia al paziente che al caregiver (esempio: sostenere, educare, monitorare), definendo anche la temporalità degli interventi: per esempio ogni quanto e per quanto.
Gli interventi infermieristici sono ben distinti dalle procedure tecniche, che sono state descritte in apposite finestre colorate con sfondo giallo; sono state selezionate le più importanti e descritte nei capitoli vicino ai problemi per le quali vengono usate più frequentemente. La sequenza con cui sono state proposte le procedure tecniche prevede: la preparazione della persona, la descrizione delle principali fasi operative, il razionale (quando non descritto nel corpo del capitolo), le istruzioni da dare all’assistito (sia prima che dopo la procedura), i dati da documentare.
Alcuni temi sono stati trattati in Focus di approfondimento, individuabili in finestre con sfondo azzurro.
Per quanto riguarda l’iconografia il testo propone una selezione di foto di materiali o manovre rappresentative del nostro contesto sanitario e tecnologico. In alcuni capitoli ci sono tabelle riassuntive, mappe di concetti per facilitare lo studio e la visione complessiva della multidimensionalità di un determinato problema.
A chi è rivolto il trattato. I destinatari sono senz’altro gli studenti del Corso di Laurea in Infermieristica, ma considerando che il testo presenta una rivisitazione aggiornata delle basi teoriche e delle prove di efficacia a sostegno degli interventi e delle tecniche infermieristiche, può essere anche uno strumento utile per l’educazione continua degli infermieri.
Il libro è frutto di una collaborazione proficua e di lunga data tra gli autori, impegnati da tempo in riflessioni teoriche, pedagogiche e professionali sull’insegnamento delle scienze infermieristiche e sul ruolo dei libri di testo. Vi è stato un lavoro comune di progettazione e condivisione sull’impostazione del trattato; tuttavia la responsabilità di ciascun capitolo è da attribuirsi ai singoli autori e alle due curatrici. Non possiamo dimenticare il contributo che ci hanno dato gli studenti manifestandoci le loro difficoltà di studio ma anche supervisionando parti dei capitoli per darci un feedback sulla qualità, completezza e comprensibilità di quanto da noi scritto.
I più importanti aggiornamenti della Terza Edizione
La terza edizione del testo esce a dieci anni dalla prima e sette dalla seconda edizione.
I capitoli sono stati aggiornati alla luce delle più recenti evidenze scientifiche, derivanti da Revisioni Sistematiche e Linee Guida Evidence Based di prestigiose Società Scientifiche, di nuovi indirizzi legislativi e di documenti internazionali. Il gruppo degli autori si è allargato per ampliare lo spettro di competenze cliniche.
Questa nuova edizione accanto all’aggiornamento dei contenuti si è proposta di potenziare l’approfondimento di quelle aree di bisogno/intervento in cui l’infermieristica ha maggiore auonomia e decisionalità e che hanno un impatto sugli esiti dei pazienti.
Questa scelta non è sostenuta da motivazioni corporative per l’affermazione del ruolo, bensì dalla necessità di sostenere la riappropriazione da parte degli infermieri delle cure fondanti sulle quali possono assumere iniziative e responsabilità. Gli aspetti relativi al processo terapeutico e diagnostico sono invece a maggior interdipendenza dal medico, dal fisioterapista, dalla logopedista e da altre professioni.
Gli esiti su cui una buona assistenza infermieristica può influire sono: evitare lesioni, infezioni, cadute, manovre non necessarie, intercettare precocemente l’ aggravamento del paziente e possibili situazioni di minaccia della sicurezza e su queste aree abbiamo fatto molti aggiornamenti, difficilmente comunicabili in questa presentazione, pertanto ci limitiamo a segnalare, usando come criterio guida gli esiti, le novità più importanti.
Anna Brugnolli e Luisa Saiani
https://www.idelsongnocchi.com/trattato-di-cure-infermieristiche-iii-edizione/
Questa seconda edizione nasce dalle continue richieste di descrivere la terapia delle aritmie cardiache, elettrica e farmacologica. Non è, infatti, adeguato solo guidare verso la esatta diagnosi; il momento successivo deve sempre essere rappresentato dalla scelta della terapia più adeguata, di quella più condivisa. Ogni Corso di insegnamento destina gli ultimi moduli alla conoscenza dei farmaci, al loro appropriato utilizzo, alla loro tossicità, ai tempi di somministrazione. Il medico di urgenza deve sia saper riconoscere in tempi rapidi il tipo di aritmia, sia saper decidere sulla più idonea terapia, farmacologica o elettrica.
Il capitolo dedicato alla Sindrome Coronarica Acuta è stato completato inserendo i criteri che rendono possibile la identificazione dell’arteria colpita ed elementi utili alla stratificazione del rischio e al miglior comportamento durante il primo soccorso.
Anche in questa riedizione le figure presentate sono tante, i casi clinici numerosi, facile la lettura, semplice il modello, il tutto capace di guidare con certezza alla rapida comprensione.Un ringraziamento particolare va al dottor Fabio Mecca. La nostra amicizia è nata per caso, spontanea e rapida è stata l’intesa. Da me stimolato circa la stesura di un capitolo dedicato al malfunzionamento dei pace-maker, il dottor Mecca ha rapidamente risposto descrivendone i tipi e consigliandone la migliore gestione in area critica, il tutto con straordinaria semplicità e inconfondibile chiarezza. Il dott. Fabio Mecca lavora come dirigente medico presso la Struttura Ospedaliera della città di Torino ed è impegnato da anni nella gestione di malati critici in aree di emergenza e nella formazione di giovani medici in vari corsi di addestramento.
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