Descrizione
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 11 marzo 2021
Pagine: 152 p., Brossura
Editore: Il Mulino
Collana: Farsi un’idea
€ 12,00 € 11,40
Seduti nei nostri uffici domestici ci troviamo a dare un senso a carriere ormai in modalità remota e ci chiediamo se la comunicazione, la collaborazione e la crescita siano ancora possibili al tempo dello smart working. In questo libro sono individuate le strategie per tenere a freno la propensione alla distrazione e per incrementare il controllo mindful dell’attenzione, per allenare la mente creativa e sviluppare empatia e fiducia reciproca, per gestire efficacemente il tempo e aumentare il benessere. Senza dimenticare che anche le organizzazioni devono essere pronte a fare la loro parte, per evitare il gap tecnologico e ridurre il rischio di conseguenze negative sulla salute dei lavoratori.
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 11 marzo 2021
Pagine: 152 p., Brossura
Editore: Il Mulino
Collana: Farsi un’idea
Il manuale presenta i fondamenti della psicologia sociale. Dopo un inquadramento storico, sono affrontate, oltre agli argomenti tradizionali della disciplina, tematiche legate a fenomeni attuali, quali la migrazione, l’esclusione sociale, l’intercultura, l’educazione scolastica e la formazione degli insegnanti. Nell’intento di illustrare la continuità e la complessità delle ricerche psicosociali si evocano sia gli esperimenti classici della psicologia sociale sia i contributi più recenti.
INDICE DEL VOLUME: Introduzione. – I. La psicologia sociale. – II. Sé e identità. – III. Atteggiamenti e comportamenti. – IV. Dai pregiudizi all’esclusione sociale. – V. Aggressività e conflitti. – VI. Cultura e acculturazione. – VII. La comunicazione. – VIII. Sulla professionalità degli insegnanti. – Glossario. – Riferimenti bibliografici. – Indice analitico.
Su web e su tablet, Pandoracampus (www.pandoracampus.it) propone il testo completo del manuale insieme a risorse integrative e servizi interattivi per approfondire, verificare l’apprendimento e fare lezione.
Paola Villano insegna Psicologia sociale e Psicologia dell’esclusione sociale e della mediazione all’Università di Bologna. Per il Mulino ha pubblicato «Culture e mediazioni» (con B. Riccio, 2008) e ha curato l’edizione italiana di E. Aronson, T.D. Wilson e R.M. Akert, «Psicologia sociale» (20134).
Il diritto penale «totale» è invocato in ogni situazione come intervento salvifico e, soprattutto, quale preteso rimedio –politicamente e mediaticamente remunerativo – a vari mali sociali. Una simile espansione del sistema penale comporta il sacrificio dei principi fondamentali di garanzia, con l’aiuto del vigente clima di populismo e giustizialismo. Il diritto penale totale è senza legge: all’opera di definizione dell’illecito partecipano fonti non solo normative o giurisprudenziali, ma anche di natura sociale e perfino legata a formule algoritmiche. Emergono nuovi paradigmi punitivi quali discriminazione, minoranza, vittime del passato, vittime del futuro. È senza verità: la verità assoluta su cui si costruisce una norma penale condivisa dai consociati è sostituita da tante verità relative che danno origine a sistemi penali differenziati, accentuando così le divisioni sociali e i connessi conflitti. Prescinde dalla colpa individuale: una sanzione è meritata non tanto per ciò che il soggetto ha fatto colpevolmente, quanto piuttosto per ciò che il soggetto è, per origini e storia, per il suo ruolo nella società, per la sua pericolosità sociale. Da qui, il binomio puro/impuro che oggi ha sostituito il binomio innocente/colpevole. In una simile situazione, lo sviluppo dell’attività di normazione privata (protocolli, linee guida, modelli organizzativi, codici di condotta) può essere una soluzione per cercare di recuperare il valore di civiltà dei principi basilari di responsabilità colpevole individuale e di certezza del diritto.
Filippo Sgubbi ha insegnato Diritto penale nelle Università di Cagliari, Bologna e Roma-Luiss. È autore di numerose monografie e saggi pubblicati nelle maggiori riviste italiane e straniere. Per il Mulino ha pubblicato «Il reato come rischio sociale. Ricerche sulle scelte di allocazione dell’illegalità penale» (1990). Esercita l’attività di avvocato.
I. Premessa
II. Precetti senza legge
III. Tutele senza verità
IV. Responsabilità penale senza colpa
V. ConclusioniPostfazione, di Gaetano Insolera
Il manuale costituisce uno strumento per comprendere una realtà articolata e complessa come è quella del Parlamento italiano, di cui esamina in dettaglio i meccanismi di funzionamento. Approfondire la conoscenza dei procedimenti parlamentari, disciplinati da una serie di regole e di prassi, può aiutare a decifrare i meccanismi interni della politica e a orientarsi meglio nelle odierne vicende politico-istituzionali. Questa nuova edizione aggiornata offre puntuali analisi delle ultime, importanti innovazioni istituzionali, come la legge elettorale n. 165/2017 e la riforma del regolamento del Senato. Prefazione di Andrea Manzella.
Prefazione. Dieci anni dopo, di Andrea ManzellaAvvertenzaI. La politica e i suoi limiti: diritto parlamentare e diritto costituzionale
II. La storia dei regolamenti parlamentari
III. Le fonti del diritto parlamentare
IV. Lo status dei parlamentari
V. I parlamentari e la rappresentanza politica
VI. L’organizzazione del Parlamento
VII. Le funzioni del Parlamento
VIII. I procedimenti parlamentari
Riferimenti bibliograficiIndice dei quadriIndice analitico
Le unioni e fusioni di comuni sono strumenti di riordino territoriale utilizzati in molti paesi, Italia compresa. Soprattutto in anni di crisi e di austerity, l’aumento delle dimensioni degli enti locali (e la diminuzione del loro numero) sembra aver evidenziato un’inconciliabilità: quella tra la capacità di tali enti di fornire efficacemente i servizi fondamentali ai cittadini, e i principi di democrazia locale e prossimità. Il volume tenta di spiegare come, per superare questo dilemma, sia opportuno considerare una serie di variabili e fattori che danno conto della complessità e della multidimensionalità del riordino territoriale. Policy-makers e amministratori nazionali e locali possono trarre conoscenze e spunti pratici dall’analisi proposta nel volume e dall’individuazione di alcune dimensioni analitiche e indicatori, utilizzabili sia come strumenti descrittivi e valutativi, sia come criteri guida al momento di affrontare decisioni di riordino che coinvolgono unioni e fusioni municipali.
Silvia Bolgherini insegna Analisi delle politiche pubbliche all’Università di Napoli «Federico II». Col Mulino ha pubblicato «Come le regioni diventano europee. Stili di governo e sfide comunitarie nell’Europa mediterranea» (2006), «La Germania di Angela Merkel» (con F. Grotz, 2010) e «Navigando a vista. Governi locali in Europa tra crisi e riforme» (2015). Mattia Casula è assegnista di ricerca in Scienza politica all’Università Cà Foscari di Venezia. Le sue ricerche si focalizzano sull’amministrazione, le politiche pubbliche e la dimensione regionale e locale di governo. Sul tema del riordino territoriale ha scritto «Il nuovo associazionismo intercomunale. Sfide e risposte delle culture politiche locali» (Carocci, 2017). Mariano Marotta è dottore di ricerca in Scienza politica nel Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università della Calabria. È autore, fra l’altro, di «Gestione associata, esperienze di fusioni e fattore dimensionale in una prospettiva intersettoriale» (con M. Casula, 2015) e «La policy di riordino degli enti locali in Italia (1990-2015)» (con M. Casula, 2015).
PremessaIntroduzione. Comuni italiani e riordino: strumenti e dilemmiI. Il riordino territoriale tra capacità e prossimità
II. Unioni e fusioni di comuni in Italia
III. Le variabili del riordino: il livello sovracomunale
IV. Le variabili del riordino: partire dai comuni
V. Appunti per il riordino del territorio
Riferimenti bibliografici
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