Hersh Shefrin , Finanza aziendale comportamentale. Decisione per creare valore.
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ISBN: 9788838786006
Hersh Shefrin , Finanza aziendale comportamentale. Decisione per creare valore.
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La teoria della finanza è basata sull’ipotesi che gli individui agiscano in modo razionale e tenendo in considerazione tutte le informazioni disponibili; sotto questa ipotesi la finanza aziendale ha elaborato un insieme organico e coerente di prescrizioni che, se rispettate, dovrebbero consentire ai manager finanziari di massimizzare il valore dell’impresa. Perché allora, così spesso nella realtà le cose vanno assai diversamente? La finanza comportamentale, un campo di studi molto giovane, che si colloca al punto di incontro tra finanza e psicologia cognitiva, cerca di migliorare la comprensione di questi fenomeni e di spiegare come emozioni ed errori congnitivi sistematici possano influenzare gli investitori e il loro processo decisionale. In questo libro Hersh Shefrin, uno dei pionieri della finanza comportamentale, offre la prima introduzione sistematica all’argomento; in un testo agile, ricco di esempi pratici e applicazioni, l’autore ripercorre gli argomenti di un classico manuale di finanza aziendale, evidenziando per ciascun tema gli errori più diffusi e ricorrenti, e fornendo utili consigli per evitarli.
La storia dell’economia europea nei mille anni che vanno dall’espansione del Medioevo fino all’avvio della crescita moderna. L’analisi dell’energia, delle strutture agrarie, dell’industria, della circolazione dei beni e della domanda è svolta in una prospettiva di storia comparata al fine di cogliere analogie e differenze fra il mondo tradizionale europeo e le altre civiltà. Il risultato è un’opera di sintesi sul millennio durante il quale l’Europa si pone al centro dell’economia mondiale e…
Si ripercorrono i temi della macroeconomia: la produzione, la moneta e il sistema finanziario, unitamente a quelli dell’occupazione e dell’inflazione, degli scambi internazionali, dei movimenti di capitale, della nuova geografia economica, della crescita e dei suoi squilibri distributivi.
Inoltre, in termini di metodologia espositiva, si sono evidenziati quegli aspetti teorici indispensabili per un corso di base; tuttavia, per non derogare alla completezza espositiva, sono stati introdotti Riquadri e Appendici, che consentono un approfondimento analitico in funzione delle esigenze dei docenti e delle specificità del Corso di Studio.
Il percorso proposto, definite le variabili macroeconomiche dei mercati dei beni e della moneta, individua le condizioni dell’equilibrio macroeconomico sia a prezzi fissi che a prezzi flessibili, considerando inoltre gli effetti delle aspettative sull’equilibrio.
1 – Macroeconomia, le variabili fondamentali nella contabilità nazionale
PARTE PRIMA: MACROECONOMIA A PREZZI FISSI. MERCATO DEI BENI E DELLA MONETA TEORIA DEL MOLTIPLICATORE, POLITICHE FISCALI E MONETARIE
2 – Mercato dei beni; reddito di equilibrio, teoria del moltiplicatore e politiche fiscali
3 – Mercato della moneta. Offerta e domanda di moneta, Banca Centrale, sistema finanziario e politiche monetarie
4 – Equilibrio macroeconomico con prezzi fissi, il modello IS-LM. Efficacia delle politiche monetarie e fiscali
PARTE SECONDA: MACROECONOMIA A PREZZI FLESSIBILI. MERCATO DEL LAVORO E LIVELLO DEI PREZZI INFLAZIONE E DEFLAZIONE. AGENTI E STRATEGIE DELLA POLITICA MONETARIA
5 – Mercato del lavoro. Salari, occupazione e prezzi nel modello macroeconomico
6 – Equilibrio macroeconomico con prezzi flessibili. Modello di domanda e di offerta aggregata (AD-AS)
7 – La condotta della politica monetaria. Agenti e strategie
PARTE TERZA: MACROECONOMIA APERTA, SISTEMI MONETARI E SVILUPPO
8 – Bilancia dei pagamenti, tassi di cambio, commercio internazionale e movimenti di capitali
9 – Il sistema monetario internazionale e l’esperienza europea, profili storici e istituzionali
10 – Crescita, sviluppo, diseguaglianza in una prospettiva storica.
In tale schema teorico s’inseriscono le politiche dei governi e l’azione delle banche centrali, individuando i problemi dell’«incoerenza temporale» e della definizione di «regole» di politica monetaria: critica di Lucas, Regola di Taylor, Monetary e Inflation Targeting.
Poiché non esiste una teoria macroeconomica unanimemente accettata, si illustra il dibattito sulle politiche fiscali e monetarie, considerando anche le tematiche dell’inflazione e della disoccupazione, senza trascurare la crisi finanziaria e i suoi effetti sull’economia reale e sulla regolamentazione finanziaria.
“Organization Theory and Design” di Richard Daft si conferma un vero classico del management: insostituibile strumento per l’insegnamento della teoria organizzativa, prezioso punto di riferimento per chi opera in azienda. Edizione dopo edizione il testo ha saputo rinnovarsi, incorporando e accompagnando gli sviluppi nella teoria e nella prassi manageriale, e al tempo stesso conservare le caratteristiche che ne hanno decretato il duraturo successo: la capacità di offrire un quadro equilibrato e attuale del pensiero organizzativo, l’integrazione tra schemi di riferimento teorico e risultati di ricerca, la puntuale osservazione di situazioni aziendali concrete. In questa sesta edizione, arricchita con una serie di casi aziendali originali tratti dal contesto italiano ed europeo, il testo è stato aggiornato ai più recenti sviluppi del dibattito teorico e interamente rivisto negli esempi citati, con particolare attenzione a fenomeni quali i Big Data, la “internet delle cose”, il social business e l’industria 4.0. Richard L. Daft è Brownlee O. Currey, jr., Professor of Management alla Owen Graduate School of Management della Vanderbilt University.
In queste lezioni, corredate di testi rimasti fondamentali o comunque significativi per la nostra cultura giuridica (costituzioni, passi dottrinali, etc.), si delinea un quadro d’insieme dello sviluppo del diritto in Italia dal tardo Medioevo a oggi, inserito entro le più generali vicende europee cui esso ha contribuito o da cui ha tratto ispirazione e alimento. Il proposito è quello di favorire l’orientamento entro la complessità del mondo giuridico odierno, con la densa stratificazione e sconcertante frammentazione che abbiamo sotto gli occhi. La storia fornisce le categorie indispensabili per non smarrirsi entro i dibattiti giuridici e politico-istituzionali odierni, tutti profondamente radicati nel passato.
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