Gianfranco Macrì L’Europa fra le Corti Diritti fondamentali e questione islamica
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ISBN: 9788849851014
Gianfranco Macrì L’Europa fra le Corti Diritti fondamentali e questione islamica
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La caratteristica più evidente dello spazio pubblico interculturale è quello di offrire ai soggetti che compongono la complessità la chance di integrare, senza demolire, il contesto di riferimento. La cifra politica di questo nuovo modo di intendere la convivenza civile parte dal presupposto che la persona umana rappresenta la “posta in gioco” più preziosa da preservare e che le comunità, i gruppi, le organizzazioni, hanno il compito di supportare questa risorsa senza pretendere di egemonizzare il rapporto con i poteri pubblici. Sulla base di questo presupposto, chiunque può ritrovare le ragioni per non considerarsi “estraneo” ovunque risieda, valorizzando il proprio bagaglio culturale all’interno di una dimensione inclusiva e non respingente. Compito del diritto interculturale sarà quello di “tradurre” le dinamiche del confronto in regole progressivamente accessibili, facili da declinare perché flessibili, senza imporre modelli rigidi frutto di una visione della società fortemente condizionata da canoni monoculturali. L’islam rappresenta una buona cartina di tornasole per verificare come la democrazia costituzionale si predispone a guidare i grandi cambiamenti in corso. E l’Europa, quella dei diritti e delle libertà fondamentali, attraverso i suoi documenti e l’azione dei suoi tribunali, si presenta come lo spazio politico-istituzionale e ordinamentale più importante per analizzare fino a dove e attraverso quali soluzioni è possibile spingersi per dare risposte ai problemi della post-modernità.
Il concetto di diritto è da sempre materia di controversia. La modernità vuole chiudere questa col riferimento al fatto del diritto positivo, sia la legge d’un sovrano, o la decisione del giudice, o una mera convenzione o consuetudine o forza. La fattualità risolverebbe la questione della giuridicità. Di questo tratta il libro e delle dottrine che sul punto si arrovellano e ammoniscono l’orgoglio del giurista come operatore neutrale e “scientifico”.
Nel quadro dell’Unione europea la Calabria si presenta, all’inizio del nuovo millennio, come una regione ‘in ritardo di sviluppo’. Questa regione ha conosciuto, nella seconda metà del Novecento, una straordinaria modernizzazione sociale non accompagnata, però, dalla formazione di una struttura produttiva capace di sostenere le aspirazioni di una società in rapido cambiamento. Il volume prende in esame, in una prospettiva di lungo periodo, il percorso di sviluppo economico calabrese evidenziandone i tratti peculiari, i nodi ancora irrisolti, i mutamenti recenti. Vengono considerati, attraversol’andamento di numerosi indicatori socioeconomici, gli aspetti demografici e il mercato del lavoro, le principali grandezze macroeconomiche e i settori produttivi; il volume è completato da un’appendice statistica.
La storia dell’antropologia ? attraversata da numerosi dibattiti che costituiscono oggi un punto di partenza irrinunciabile per riflettere sulle diversit? e sulle somiglianze tra gli essere umani. Questo nuovo manuale offre un quadro articolato, comprensivo ed equilibrato della disciplina, attraverso una chiara esposizione delle scuole, degli autori e delle teorie. Le opere etnografiche che hanno costituito altrettante pietre miliari nello sviluppo storico dell’antropologia sono illustrate non solo a partire dal loro impianto teorico, ma anche e soprattutto nella prospettiva del lavoro sul campo, una metodologia fondamentale nello studio antropologico.
Robert Deli?ge insegna nelle Universit? di Louvain-la-Neuve e Lille 3-Charles de Gaulle.
Indice
Prefazione, di Adriano FavoleIntroduzione
1. L’evoluzionismo
2. La scuola francese
3. Il culturalismo americano
4. Il funzionalismo britannico
5. Lo strutturalismo di Claude Lévi Strauss
6. L’antropologia marxista
7. L’antropologia dinamica: al di là del funzionalismo
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