Descrizione
In commercio dal: 1 gennaio 2014
Tipo: Libro universitario
Pagine: 432 p., ill. , Brossura
Editore: Edra
Anno edizione: 2014
€ 19,00 € 18,05
Il testo, già presente sul mercato italiano nel catalogo di un altro editore (Edises) in una precedente edizione, è un manuale introduttivo alle tecniche di analisi farmaceutica. Vengono illustrati i principi teorici e (soprattutto) pratici fondamentali della chimica analitica quantitativa fornendo allo studente le conoscenze necessarie per poter effettuare con sicurezza ed autonomia la determinazione della quantità incognita di una sostanza di interesse farmaceutico presente in un campione.
In commercio dal: 1 gennaio 2014
Tipo: Libro universitario
Pagine: 432 p., ill. , Brossura
Editore: Edra
Anno edizione: 2014
Cari Lettori,
quando, insieme ad Italo Antonozzi, abbiamo considerato la stesura della III edizione di questo testo universitario, rendendoci conto del tempo trascorso dalla precedente, non eravamo certi di procedere. Il parere favorevole dell’Editore e la nostra caparbietà
ci hanno spinto ad andare avanti.
Nel 2013 è stata stampata la prima edizione di questo Manuale di Patologia Clinica, ed avevamo qualche perplessità sul successo di un testo che, per impostazione generale e per ampiezza degli argomenti trattati, non corrispondeva ai più diffusi testi universitari del settore. Dubbi superati già nel 2015, con l’uscita della seconda edizione e dell’edizione in lingua spagnola, tanto che è stata messa in cantiere una terza edizione per proseguire l’impegno a svolgere un compito significativo nei confronti delle persone che, a diverso titolo, avrebbero tratto vantaggio culturale dal libro.
In pochi mesi, grazie alla collaborazione di vecchi e nuovi Colleghi, abbiamo potuto raggiungere l’obiettivo ed oggi siamo certi di dare alle stampe un’edizione rinnovata, aggiornata ed ancora più completa di un testo che ha dimostrato la sua utilità per gli studenti di Medicina, gli specializzandi e i professionisti delle diverse branche della Medicina di Laboratorio e per il Clinico.
Tutti i capitoli sono stati aggiornati, in molti casi con revisioni sostanziali del testo, sono stati aggiunti alcuni argomenti che mancavano nelle precedenti edizioni, si è cercato di fornire le indicazioni più recenti per gli approfondimenti bibliografi ci, sono
stati aggiunti molti test a risposta multipla, l’iconografia risulta significativamente migliorata.
Siamo sempre più convinti di quanto scritto nella prefazione alla I edizione, circa le finalità e l’identità scientifica, culturale e didattica della Patologia clinica e della centralità del Paziente nella nostra attività di laboratoristi e quindi dell’opportunità che, accanto agli ottimi testi in lingua inglese oggi disponibili, siano utili, anzi necessari, testi che riflettano lo stato dell’arte in Italia.
Ci auguriamo che questa “ulteriore fatica” possa essere accolta favorevolmente e possa rappresentare un testo di riferimento per i cultori della Medicina di Laboratorio oltre ad offrire un seppur modesto contributo allo sviluppo e alla caratterizzazione della
disciplina alla quale abbiamo dedicato la maggior parte della nostra vita di Docenti.
Ringraziamo tutti i Coautori nella stesura dei diversi capitoli per la loro critica e fattiva collaborazione, nella speranza che tra di loro qualcuno voglia proseguire questa impresa e questa scommessa nel futuro di un testo italiano di Medicina di Laboratorio.
In particolare ringraziamo la casa editrice Piccin Nuova Libraria che, ancora una volta, ha dimostrato la capacità di investire culturalmente in settori innovativi della Medicina, mettendo a disposizione un livello di collaborazione e un patrimonio di professionalità e di know-how editoriale di assoluto rilievo.
https://www.piccin.it/it/index.php?controller=attachment&id_attachment=3059
Questo manuale di Malattie dell’Apparato Visivo cerca di essere il compendio delle esperienze maturate negli anni più recenti. Infatti, viene dato elevato rilievo alle patologie oculari più frequenti e clinicamente più rilevanti dal punto di vista sia clinico sia vista sociale. Esiste sicuramente un certo squilibrio nella trattazione di alcuni argomenti rispetto ad altri, squilibrio che vuole proprio rispettare l’importanza clinica delle varie affezioni sia in termini di frequenza sia di importanza clinica e possibilità terapeutiche.
Sezione 1 Anatomia e fisiologia oculare
1. Richiami di anatomia e fisiologia oculare
Sezione 2 Semeiotica oculare
2. Disturbi soggettivi
3. Segni obiettivi
4. Esami strumentali
Sezione 3 Vizi di refrazione
5. Vizi di refrazione
Sezione 4 Affezioni acute invalidanti la funzione visiva
6. Emovitreo
7. Occlusioni vascolari della retina
8. Degenerazione maculare legata all’età
9. Distacco di retina
10. Affezioni del nervo ottico
Sezione 5 Affezioni croniche invalidanti la funzione visiva
11. Cataratta
12. Glaucoma primario ad angolo aperto
Sezione 6 Affezioni a carattere prevalentemente irritativo
13. Dacriocistiti
14. Congiuntiviti
15. Cheratiti
16. Iridocicliti
17. Attacco acuto di glaucoma – Glaucoma ad angolo chiuso
Sezione 7 Esoftalmo
18. Esoftalmo
Sezione 8 Tumori oculari
19. Tumori oculari
Sezione 9 Occhio e malattie sistemiche
20. Retinopatia diabetica
21. Retinopatia ipertensiva
22. Immunopatologia oculare
23. Papilledema
24. Strabismi incomitanti
Sezione 10 Oftalmologia pediatrica
25. Ambliopia
26. Strabismo concomitante
27. Leucocoria
28. Glaucoma congenito
Sezione 11 Traumatologia oculare
La prima edizione di quest’opera apparve nel 1941. Era il frutto della collaborazione tra due amici, Louis Goodman e Alfred Gilman, professori all’Università di Yale, i quali avevano scritto un testo con l’obiettivo, come dissero nella Prefazione, di: correlare la farmacologia con le scienze mediche che a essa si rapportano; reinterpretare effetti e impieghi dei farmaci alla luce dei progressi compiuti nel campo della medicina e delle scienze biomediche di base; enfatizzare le applicazioni della farmacodinamica alla terapia; e fornire un manuale utile tanto agli studenti di farmacologia quanto ai medici. Oggi il Goodman & Gilman – Le basi farmacologiche della terapia è il più autorevole testo di Farmacologia a livello globale e quegli intenti continuano a guidare ogni nuova edizione, pur nell’evoluzione della disciplina, che richiede aggiornamenti continui. Un testo con molteplici autori tende a crescere in lunghezza a ogni nuova edizione. Per cercare di mantenere l’opera in un unico volume, i curatori hanno rivisto integralmente la precedente edizione eliminando ridondanze e sovrapposizioni tra i vari capitoli e chiedendo ai singoli autori di aggiornarli; hanno anche deciso di usare più figure per spiegare le vie di segnale e i meccanismi d’azione dei farmaci. In questa tredicesima edizione sono stati introdotti cinque nuovi capitoli, che si caratterizzano, a livello di contenuti, per la grande attenzione riservata alle immunoterapie; la conoscenze del sistema immunitario è infatti enormemente cresciuta nell’ultimo decennio e si sono scoperti diversi percorsi e meccanismi d’azione a cui associare le terapie immunitarie. Un’attenzione analoga è andata anche ai vaccini e al loro utilizzo terapeutico, per esempio come antitumorali, oltre che come presidio preventivo nelle malattie infettive. È stato inoltre ripensato l’approccio alla farmacologia dell’epatite acuta e cronica, in seguito alla rivoluzione portata dall’uso di agenti antivirali ad azione diretta, che hanno raggiunto una percentuale di successo notevole. E sono state aggiornate le sezioni relative alle patologie cardiache e polmonari, sia considerando le nuove classi di farmaci, sia gli aspetti fisiopatologici. Emergono anche questioni globali che è importante evidenziare: la prescrizione eccessiva di antibiotici e il loro uso sconsiderato nell’agricoltura e nell’allevamento favoriranno lo sviluppo di antimicrobico-resistenza; l’applicazione della tecnica di manipolazione genetica con CRISPR/cas9 offrirà molto probabilmente nuovi percorsi terapeutici.
di Dionigi – Cabitza – Castelli – Grossi – Rigatti – AAVV • 2017
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