Il Codice penale e norme complementari, a cura di E. Dolcini e G.L. Gatta, inserito nella collana “I Blu Giuffrè”, fornisce agli operatori del diritto un corpo di norme selezionato sia sulla base della rilevanza dei singoli testi rispetto alla pratica professionale e alle esigenze didattiche, di preparazione agli esami e ai concorsi, presentando un quadro aggiornato alle più recenti novità. Si segnalano in particolare, quanto al codice penale: la riforma del delitto di abuso d¿ufficio, ad opera del c.d. decreto semplificazioni (d.l. 16 luglio 2020, n. 76); la riforma della disciplina di alcuni delitti contro la pubblica amministrazione e contro il patrimonio, ad opera del d.lgs. 14 luglio 2020, n. 75, attuativo della direttiva 2017/1371/UE relativa alla lotta contro la frode lesiva degli interessi finanziari dell’Unione (c.d. direttiva P.I.F.); la riforma della disciplina della prescrizione del reato, realizzata con la l. 9 gennaio 2019, n. 3, entrata in vigore il 1° gennaio 2020. Quanto alle norme complementari si segnalano, fra l’altro, il d.lgs. 14 luglio 2020, n. 75, cit., attuativo della c.d. direttiva P.I.F., che ha apportato modifiche in materia di reati tributari (d.lgs. n. 74/2000) e di responsablità da reato degli enti (d.lgs. n. 231/2001) e la l. 25 giugno 2020, n. 70 (di conversione del d.l. 30 aprile 2020, n. 28), recante importanti modifiche in tema di ordinamento penitenziario. Nella sezione relativa alle norme complementari si segnala, inoltre, l’inserimento della nuova voce “COVID-19”, nella quale sono riportate le principali disposizioni di rilievo penalistico introdotte dai decreti-legge emanati nel corso dell’emergenza sanitaria, in particolare: il d.l. 17 marzo 2020, n. 18, conv., con modif., in l. 24 aprile 2020, n. 27 (decreto “Cura Italia”); il d.l. 25 marzo 2020, n. 19, conv., con modif., in l. 22 maggio 2020, n. 35 (misure di contenimento e sanzioni); il d.l. 10 maggio 2020, n. 29, non convertito in legge, e quindi il citato d.l. 30 aprile 2020, n. 28, come conv., con modif., in l. 25 giugno 2020, n. 70 (in tema di ordinamento penitenziario, in relazione a gravi reati); il d.l. 16 maggio 2020, n. 33, conv., con modif., in l. 14 luglio 2020, n. 74 (nuove misure di contenimento e sanzioni); il d.l. 19 maggio 2020, n. 34, conv., con modif., in l. 17 luglio 2020, n. 77 (decreto “rilancio”); d.l. 30 luglio 2020, n. 83 (misure urgenti connesse con la scadenza della dichiarazione di emergenza epidemiologica da COVID-19) e d.l. 14 agosto 2020, n. 104 (decreto “rilancio 2”). Il volume contiene dopo la Costituzione e prima delle Disposizioni sulla legge in generale, le principali fonti sovranazionali europee: la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo (con i relativi protocolli addizionali), le disposizioni dei Trattati dell’UE rilevanti per il diritto penale, nonché la Carta dei diritti fondamentali dell’UE. Il Codice penale è corredato di un’appendice di Norme complementari organizzate sistematicamente per materia. Il volume si presenta, per la sua struttura, come una indispensabile guida, grazie ad accurate e autorevoli note: per un’immediata individuazione dei mutamenti normativi, sono riportate tutte le modifiche normative, con specifica attenzione alle recenti novità, evidenziate in grisé, e alle norme abrogate, poste in rilievo dal neretto; si dà conto delle pronunce della Corte costituzionale di illegittimità, totale o parziale – segnalate in neretto -, e di quelle interpretative di rigetto. La parte speciale del Codice penale è corredata di note procedurali. L’indice sistematico per materia delle norme complementari, un approfondito indice analitico e un puntuale indice cronologico consentono di rintracciare con immediatezza le norme e gli argomenti di interesse, nonché i nessi tra le disposizioni codicistiche e quelle della legislazione collegata.
Questa edizione del Manuale, pensato sia per lo studente universitario, sia per chi, dopo la laurea, prepara concorsi ed esami, è aggiornata alle novità che da giugno 2019 hanno interessato la parte generale del diritto penale. Tra le novità legislative si è tenuto conto della normativa adottata con decreto-legge (d.l. 6, 18, 19, 23, 28, 29, 33 e 34 /2020) e con altri atti dell’esecutivo per fronteggiare l’emergenza COVID-19: in primo piano, la previsione di una nuova forma di detenzione domiciliare, l¿estensione delle licenze per i semiliberi e l’introduzione di misure di contenimento della diffusione del virus la cui inosservanza è repressa con sanzioni penali o amministrative. Riflessi di questa normativa vengono evidenziati in tema di riserva di legge in materia penale, di successione di leggi penali e di sospensione della prescrizione del reato. La trattazione di quest’ultimo istituto è stata aggiornata alla luce dell¿entrata in vigore, dal 1° gennaio 2020, della riforma Bonafede. Ulteriori importanti riflessi sulla parte generale sono venuti, tra l¿altro, da una riforma in materia di violenza domestica e di genere (c.d. codice rosso: l. 69/2019), dal “decreto sicurezza bis” (d.l. 53/2019) e dal “decreto fiscale” (d.l. 124/2019). Quanto alla giurisprudenza, nazionale e sovranazionale, particolare risalto assumono, oltre a numerose decisioni della Corte di Cassazione, anche a Sezioni Unite, alcune pronunce della Corte costituzionale, relative, tra l¿altro, alle scelte di fine vita (sent. 242/2019), al regime penitenziario ex art. 4 bis ord. penit. (sent. 253/2019), alla detenzione domiciliare speciale (sent. 18/2020), al principio di irretroattività in rapporto alle misure alternative alla detenzione (sent. 32/2020), alla recidiva e al vizio parziale di mente (sent. 73/2020).
Storia dell’Italia mafiosa rappresenta un’importante innovazione nello studio e nell’analisi dei fenomeni mafiosi in Italia. Per la prima volta viene ricostruita in maniera unitaria la storia della mafia, della ‘ndrangheta e della camorra dalla nascita nel Mezzogiorno borbonico, allo sviluppo nell’Italia post unitaria, al definitivo affermarsi in età repubblicana, fino ai nostri giorni. Si è dinanzi ad un grande affresco storico che individua le ragioni di fondo di un modello criminale il cui successo dura ininterrottamente da duecento anni. Il volume rappresenta inoltre il contributo più significativo al superamento delle interpretazioni dominanti delle mafie come frutto esclusivo del Mezzogiorno, della sua arretratezza economica e sociale, di una cultura omertosa e complice. Isaia Sales dimostra come quel racconto, pressoché immutato da due secoli, continui a costituire un formidabile ostacolo alla comprensione delle mafie e a rappresentare, nella migliore delle ipotesi, un colossale abbaglio. Pagine appassionanti svelano perché le mafie, nonostante gli auspici di tanti, non siano state sconfitte dalla «modernità», anzi si siano trovate pienamente a loro agio dentro di essa, senza alcun imbarazzo. E sono ancora qui nell’Italia post moderna di oggi, nel mondo di Google e dell’Ipad. E non solo nel Mezzogiorno.
“Sotto trascorsi trent’anni da quando, nel 1987, fu pubblicata la prima edizione della parte generale di queste Istituzioni (la prima edizione della parte speciale è del 1989). Un confronto tra la prima e la presente edizione mette in luce le rilevanti modifiche avvenute in questi anni nel sistema tributario italiano. Basti ricordare che nel 1987 non c’era lo Statuto, che ha rimodellato l’attività amministrativa e riconosciuto nuovi diritti al contribuente; non esistevano forme di accertamento “standardizzato”; le investigazioni bancarie erano limitate; il titolo V della Costituzione non era stato riformato. Anche le sanzioni non sono le stesse: nel 1997 sono state riformate le sanzioni amministrative e nel 2000 le sanzioni penali. Il processo è stato riformato nel 1992. Nel 1987 il processo era regolato dal D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 636 e persisteva la giurisdizione del giudice ordinario sulle controversie non devolute alle commissioni. Sono cambiati anche i protagonisti: nel 1987 non c’era né l’Agenzia delle entrate, né Equitalia, divenuta ora (dal 1° luglio 2017) Agenzia delle entrate-riscossione. Ogni nuova edizione, per essere aggiornata, ha comportato tagli, inserimenti e rifacimenti, per riflettere – senza alterare la natura istituzionale e le dimensioni dell’opera – l’evoluzione della legislazione, della dottrina e della giurisprudenza. La presente edizione tiene conto delle novità intervenute nel biennio trascorso dalla precedente…” (Dalla Premessa)
Ammesso alla prova scritta dell’Esame di Avvocato 2020
Il Commentario al Codice Civile (collana Breviaria Iuris), Edizione per prove concorsuali ed esami, noto come “Cian-Trabucchi”, raccoglie le massime relative ad ogni articolo del Codice Civile e per tale motivo è ammesso in sede di esame di abilitazione alle professioni forensi.
Riporta inoltre una selezione delle Leggi speciali più utili in sede d’esame ed è aggiornato con le pronunce ufficiali delle Corti Costituzionale e di Cassazione emesse nell’ultimo anno.
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Il volume contiene una trattazione generale del diritto internazionale in una prospettiva sistemica e alla luce dei problemi globali attuali. Vengono definiti anzitutto la comunità internazionale e gli attori, statali e non-statali, che la compongono, dando particolare rilievo al «sistema degli Stati», da un lato, e ai «valori comuni dell’umanità», dall’altro.
Viene quindi analizzata la divisione giuridica del mondo in spazi, e i problemi che si pongono nell’allocazione della giurisdizione tra i vari Stati, passando poi all’esame dei valori perseguiti dalle norme internazionali, in particolare quattro: ordine interstatale, persona umana, economia sostenibile, sicurezza globale.
Nell’ambito di ciascun valore vengono analizzate le principali norme internazionali esistenti. Infine il volume si occupa della responsabilità internazionale, sia dello Stato, sia delle organizzazioni internazionali, sia dell’individuo, e della giurisdizione internazionale, nonché del ruolo della diplomazia nel mantenimento della pace e dell’ordine internazionale.
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